UN PROGETTO INNOVATIVO TRASFORMA UNA CASA DI RIPOSO IN UNA PICCOLA CITTà DEGLI ANNI ’40

Una casa di riposo per pazienti affetti da demenza e Alzheimer è stata completamente ristrutturata per assomigliare a una piccola città degli anni ’40.

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L’ergoterapista Jean Makesh è responsabile di alcune case di riposo specializzate nei pazienti affetti da demenza. Ma le strutture sotto la sua cura sono molto diverse dalla maggior parte, poiché offrono un design attentamente elaborato per rendere la vita dei pazienti e delle loro famiglie un po’ più facile.

Le tre case di riposo progettate da Makesh, specificamente per pazienti affetti da demenza e malattia di Alzheimer, sono state pianificate per assomigliare a piccole abitazioni, con delle affascinanti verande frontali, alcune addirittura con vista su un campo da golf.

I pazienti affetti da demenza spesso soffrono di confusione mentale e parlano e agiscono spesso come se fossero in un periodo completamente diverso. Il problema della memoria combinato con il fatto che i pazienti trascorrono giorno dopo giorno in strutture con illuminazione artificiale, può aggravare i sintomi.

Per Makesh, uno dei più grandi problemi nelle case di riposo è che creano conflitti con ambienti e orari non naturali e cercano di risolverli somministrando farmaci antipsicotici e ansiolitici ai pazienti.

È osservando queste difficoltà e parlando con i pazienti che Makesh ha avuto l’idea di trasformare la casa di riposo in una sorta di città degli anni ’30 e ’40; si è immaginato un ambiente piacevole che portasse l’esterno dentro la clinica. Ha studiato la terapia del suono, l’aromaterapia, ha cercato tappeti con una texture simile all’erba, tecniche di illuminazione e molte altre cose ancora.

Ha iniziato creando un’atmosfera che ricorda una via degli anni ’40 e ha sostituito le orribili luci fluorescenti con luci intelligenti che imitano il sorgere e il tramontare del sole. Il soffitto ha fibre ottiche che, a seconda dell’ora, riproducono la luce del giorno o addirittura un cielo stellato. Makesh ha anche incorporato terapie sonore e aromatiche in tutte le aree.

Per Makesh, offrire un approccio riabilitativo per la malattia di Alzheimer non solo dà speranza ai pazienti e alle loro famiglie, ma aiuta anche fisioterapisti, logopedisti, psicoterapeuti e terapisti occupazionali, come lui, a trovare nuovi approcci nel trattamento della demenza e di altre condizioni.

Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA.

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